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Non convince il nuovo album dei Ram-Page Non convince il nuovo album dei Ram-Page Hot

Non convince il nuovo album dei Ram-Page

recensioni

gruppo
titolo
The Depths Of Rage
etichetta
Metal Scrap Records
Anno

 

Track-List:

1. Laceration                                   

2. Alert Dead                                      

3. Show                                               

4. The past                                          

5. Way                                                

6. Night                                        

7. Wind                                               

8. Elevation                                         

9. The Darkness                                  

10. Fog                                         

11. Ghost                                            

12. Song of Night

 

Line-Up:

Dmitriy Dolgov: Basso

Alexey Valentov: Batteria

Sergey Privalov: Chitarra

Vlad Privalov: Voce

opinioni autore

 
Non convince il nuovo album dei Ram-Page 2013-10-08 20:11:07 mario
voto 
 
2.0
Opinione inserita da mario    08 Ottobre, 2013
Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 2014
  -   Guarda tutte le mie opinioni

Tornano puntuali con il loro terzo lavoro, intitolato “The Depths Of Rage”, i russi Ram-Page.
Pur essendo attivi solo dal 2010, hanno comunque in studio ben 3 albums, compreso quello di cui andrò a parlare in questa recensione. La loro musica si potrebbe (anzi, si deve) definire blackened thrash/death metal, ma purtroppo in questo album non sono riusciti a suonare nel migliore dei modi.
Dei loro precedenti due albums non ho ancora ascoltato niente, ma spero proprio che siano meglio di questo nuovo lavoro. Se devo dire un principale motivo per cui questo album non mi è piaciuto è semplice: lo stile di cantato. Il singer Vlad Privalov ha una voce growl, ma debole ed abbastanza bruttina. Non fraintendetemi, non sono uno che sta a giudicare un album dallo stile di cantato, ma non credo proprio che molti ci troveranno qualcosa di interessante.

Questo lavoro è composto da ben 12 canzoni, ma non suonate, diciamo, con la voglia. Inoltre, ho trovato davvero una grande noia nel mezzo del disco, caratterizzato da una piattezza che rende difficile ascoltare le tracce fino in fondo, sempre trite e ritrite. Comunque, c’è un lato positivo: il disco parte con una canzone per niente male, intitolata “Laceration” che inizia con dei riff abbastanza heavy, per poi far entrare la voce del cantante che, devo ammetterlo, in questo pezzo non è dispiaciuta così tanto. Però poi, come ho gia detto, arrivano pezzi noiosi, scontati e piatti, che non voglio nemmeno stare a descrivere.

Non voglio in alcun modo dire che la band faccia schifo, ci mancherebbe, dato che i Ram- Page devono solo maturare e migliorarsi, ma questo album proprio non riesce a convincere ed a colpire l’ascoltatore nel modo giusto, ed è un vero peccato. Mi auguro sul serio che nei primi due dischi si senta musica di qualità, altrimenti i Ram-Page dovranno per forza regalarci un buon album con il loro prossimo lavoro. Alla fine, quest’album non è nemmeno così orribile, ci sarà ovviamente qualcuno a cui piacerà, ma purtroppo quello non sono io. Vi invito quindi ad ascoltarlo, magari al posto mio troverete alcuni (o molti) lati positivi per ritenerlo un buon disco.

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