I messicani Abject Mentor sono uno dei tantissimi progetti musicali nati durante i lockdown dovuti alla pandemia degli scorsi anni dall'unione degli sforzi di Tony e Kevin Diaz e di Luis de la Luna, raggiunti poi dal chitarrista Kevin Xinel. Dopo un demo e diversi singoli, lo scorso marzo il quartetto di Aguascalientes ha rilasciato autoprodotto in digitale il debut album "Abominaciones", ristampato sul finire di questo mese di novembre dalla cinese Awakening Records. E la label asiatica sembra averci visto lungo, dato che l'old school Death Metal - con per nulla velate venature Death/Thrash - del quartetto messicano risulta essere un ascolto alquanto interessante. Bastano semplicemente la title-track e la seguente "Miasma" ad intuire con estrema semplicità le coordinate stilistiche dei Nostri, che appaiono sin da subito fortemente legati a quel Death - Death/Thrash di fine anni '80-prima metà dei 90's. Pestilence e Death dunque, ma anche Possessed o i primi lavori di Morbid Angel e Sadus, sono tutti certamente dei buoni punti di partenza per entrare nell'ottica dell'ascolto di quest'album. I pezzi risultano da un lato sicuramente grezzi, ma al contempo decisamente ricchi di groove e con passaggi tecnicamente più complicato, una struttura obliqua che fa spesso capolino durante le composizioni degli Abject Mentor rendendo l'ascolto meno prevedibile di quanto si possa pensare nei primissimi minuti dell'opera. Ai due brani succitati aggiungiamo come consiglio per l'ascolto l'altro singolo "Apóstol del Mal", oltre che l'autocelebrativa "Abject Mentor" e la più strutturata "Blasfemo", in cui feroci accelerazioni e fraseggi più lenti e pesanti s'intersecano in quello che è probabilmente il pezzo più completo del disco. Ovviamente non aspettatevi assolutamente chissà quale originalità, questo ormai dovrebbe essere chiaro; anche questo è unparticolare tipo di sonorità che sta vivendo una seconda giovinezza ultimamente (basta pensare ai nostro Miscreance, ai cileni Envenomed o i giapponesi Parasitario), e gli Abject Mentor infondono ancor più nuova linfa vitale ad un genere che ora come ora non sembra avere momenti di stanca.