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Signum Regis, un'altra conferma di ottima qualità Signum Regis, un'altra conferma di ottima qualità Hot

Signum Regis, un'altra conferma di ottima qualità

recensioni

titolo
"Undivided"
etichetta
Ulterium Records
Anno

TRACKLIST:
1. Daniel's prophecy =LYRIC VIDEO=
2. Ministry of truth
3. Salt of the Earth =VIDEO UFFICIALE=
4. Interpreter of dreams
5. Pilgrim road
6. Servants of the fallen one
7. Sea of Galilee
8. Prepare for war
9. Undivided
10. Shield my soul

LINE UP:
Jota Fortinho – Voce
Filip Koluš – Chitarre
Ronnie König – Basso
Ján Tupý - Tastiere, cori
Jaro Jančula – Batteria

opinioni autore

 
Signum Regis, un'altra conferma di ottima qualità 2023-11-18 17:58:43 Ninni Cangiano
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    18 Novembre, 2023
Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 2023
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ci sono dei gruppi che, nel corso degli anni, hanno saputo costituirsi una reputazione elevata, confermandola disco dopo disco; fra questi vanno sicuramente annoverati gli slovacchi Signum Regis, gruppo che seguo sin dai primi passi (sostanzialmente mi manca solo l’esordio omonimo, uscito nel lontano 2008 sull’indimenticabile Locomotive Records). Ed anche con questo loro settimo studio album, intitolato “Undivided” non fanno altro che confermare quanto di positivo realizzato in passato: semplicemente dell’ottimo Power Metal! L’album è composto da dieci tracce (finalmente un disco senza inutilissime intro!!), per una durata totale di poco superiore ai 50 minuti e ha un artwork molto bello realizzato dall’artista Uwe Jarling (anche al lavoro con Grave Digger e Mystic Prophecy). E’ anche il secondo album con il singer brasiliano Jota Fortinho che, grazie alle sue capacità, ha ormai fatto dimenticare un certo Mayo Petranin. La voce versatile del cantante sudamericano (in grado di spaziare tra vocals melodiche ed altre aggressive senza problemi) si sposa alla perfezione ed esalta il sound orecchiabile della band; le canzoni, infatti, sono tutte molto piacevoli da ascoltare, dando una sensazione di compattezza dell’album che non si sente così spesso. Non ci sono fillers di sorta o brani di livello qualitativo inferiore agli altri, confermando che gli slovacchi ci sanno fare quando si tratta di comporre musica, facendo sempre una notevole attenzione all’efficacia ed alle melodie. Se dovessi scegliere un brano preferito, infatti, sarei in grossa difficoltà dato che tutte sono di qualità elevata; così a getto direi la conclusiva “Shield my soul”, dotata di splendide melodie che a tratti ricordano i migliori Maidens. Strumento protagonista, come sempre, è la chitarra di Filip Koluš che regala splendidi assoli in quantità, ben supportata dalle tastiere di Ján Tupý, mentre il basso del leader Ronnie König si fa sentire eccome, ritagliandosi anche qualche attimo in primo piano; la batteria di Jaro Jančula, infine, detta sempre ritmi frizzanti e veloci, con un sapiente uso della doppia cassa. La produzione è perfetta e, del resto, non c’è da meravigliarsene visto che c’è la firma del mitico Jacob Hansen, da sempre una garanzia di qualità assoluta. Il disco è uscito sotto etichetta Ulterium Records e si tratta di un ritorno, dato che alcuni dei migliori dischi del gruppo slovacco sono usciti in passato proprio sotto l’egida della label svedese. Molto probabilmente non ci troviamo davanti al disco power dell’anno, ma sicuramente questo ottimo “Undivided” conferma i Signum Regis tra i gruppi di punta dell’intero movimento mondiale.

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