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Dyecrest, la dimostrazione che il Power Metal ha ancora molto da dire Dyecrest, la dimostrazione che il Power Metal ha ancora molto da dire Hot

Dyecrest, la dimostrazione che il Power Metal ha ancora molto da dire

recensioni

gruppo
titolo
"Once I had a heart"
etichetta
Rockshots Records
Anno

TRACKLIST:
1. Sacred sleep
2. Man made God
3. Once I had a heart
4. Oathkeeper
5. Face the light
6. Read my mind =VIDEO UFFICIALE=
7. Colder =AUDIO UFFICIALE=
8. The final act
9. Fire from your world

LINE UP:
Mikael Salo - voce
Matti Pasanen - chitarre, cori
Henri Arola - chitarre
Pirkka “Pirkkis” Ohlis - tastiere, chitarre, cori
Jukka “Zoukki” Matilainen - basso
Niko Takala - batteria

opinioni autore

 
Dyecrest, la dimostrazione che il Power Metal ha ancora molto da dire 2023-09-30 15:31:03 Ninni Cangiano
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    30 Settembre, 2023
Ultimo aggiornamento: 01 Ottobre, 2023
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Erano ben quattro anni che non sentivo parlare dei finlandesi Dyecrest ed eccoli tornare con il loro quarto full-length intitolato “Once I had a heart”, dotato di suggestivo artwork, composto da nove tracce per una durata totale di quasi 44 minuti. Ancora una volta i Dyecrest ci deliziano con un Power Metal moderno, fresco e frizzante, ricco di melodie orecchiabili e di parti soliste di gran gusto; ho notato poi un certo groove sulle chitarre che mi è sembrato maggiore rispetto al passato, mentre il basso è un po’ meno protagonista di quanto ci aveva abituato nel precedente album. Tutto sommato, però, si tratta di semplici dettagli che non inficiano sul risultato finale che è, ancora una volta, davvero notevole! Potremmo indicare i Dyecrest come l’esempio per tutti coloro che credono che il Power Metal abbia già detto tutto, semplicemente per smentirli e sorprenderli con un disco fatto benissimo. Tra l’altro, occorre sottolineare che l’album è dedicato alla memoria del precedente cantante del gruppo, Kimmo Blom, scomparso prematuramente nell’autunno del 2022, ma non prima di essere riuscito a registrare i cori del disco; “One day we’ll meet and rock together again - there, Where the Light Was Born!” è stata la dedica della band per il loro amico fraterno. Bisogna anche evidenziare che Mikael Salo, dopo la registrazione del disco, è uscito dalla line-up per lasciare il posto alla nuova vocalist Heidie Aaltonen, il che lascia presagire qualche novità a livello di sound nel futuro della band. Ma torniamo all’album che sorprende per compattezza e qualità del songwriting; tutte le canzoni, infatti, hanno minutaggio non esagerato e sono efficaci e convincenti, anche la conclusiva “Fire from your world”, unica con durata importante (oltre 7 minuti), non è per nulla prolissa o esagerata ed, alla pari delle altre tracce, conquista per energia e gusto per le melodie. Salo regala una prova convincente e versatile, spaziando tra vocals pulite ed altre più aggressive e sporche (sarà difficile sostituirlo!), mentre le chitarre si scambiano parti soliste di gusto e tracciano muri di riff con un groove mai leggero, con le tastiere che si fanno sentire sempre molto bene e positivamente. Il ritmo è quasi sempre bello frizzante e Takala lavora duramente sulla doppia cassa, non disdegnando però momenti più soft come in “Face the light”, che poi risulterà essere tra le tracce più melodiche (finendo per ricordare vagamente altre Power Metal bands scandinave). Sarei in difficoltà se dovessi indicare canzoni più o meno valide di altre dato che, come detto, è l’intero album a colpire in positivo per compattezza e qualità. Il passaggio da Inverse a Rockshots Records non ha dato problemi ed i Dyecrest, con questo “Once I had a heart”, si confermano tra le bands più interessanti al mondo nel settore del Power Metal più moderno. Disco da avere!

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