Uscito sul finire dello scorso aprile su Boris Records (formati LP e cassetta, mentre il formato CD è opera di Morbid Aggressor Productions), "Age of Darkness" è il terzo EP in carriera per gli statunitensi Tombstalker, band proveniente da Lexington, Kentucky, formatasi nel 2008 e con all'attivo un full-length datato 2015 ("Black Crusades"). A differenza della stragrande maggioranza di loro colleghi connazionali, i Tombstalker fanno parte di quella schiera di gruppi (comunque nutrita, anche se di nicchia) che rispetto alle classiche sonorità US Death prediligono un "approccio europeo": dai toni marziali ed epici di Bolt Thrower/Benediction/Hail of Bullets alle sferzate abrasive e rugginose della vecchia scuola svedese, Dismember e primi lavori dei Desultory su tutti. Quattro pezzi per una ventina di minuti di ritmiche serrate e chitarre in stile motosega, in cui spietate accelerazioni fanno il paio con passaggi più pesanti e pregni di groove che metteranno a dura, durissima prova le vostre vertebre cervicali (vedasi la parte centrale di "Titan Warlord"). Aiutati da una buonissima produzione, i Tombstalker mettono su un breve lavoro discreto che, per quanto ci riguarda, intrattiene a dovere. Se proprio si vuole cercare il pelo nell'uovo, ci si aspetterebbe un po' di più in termini di personalità da una band attiva da ormai quindici anni, ma non per questo "Age of Darkness" è un lavoro da silurare; però più di una sufficienza (piena, beninteso) non sentiamo di poterla dare; e tutto sommato per un dischetto di una ventina di minuti può anche andar bene. Li aspettiamo però nel prossimo futuro con un full-length: i tempi crediamo possano essere maturi.