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Gueppardo: alcuni problemi non permettono di raggiungere la sufficienza Gueppardo: alcuni problemi non permettono di raggiungere la sufficienza Hot

Gueppardo: alcuni problemi non permettono di raggiungere la sufficienza

recensioni

gruppo
titolo
"Power lines"
etichetta
Autoproduzione
Anno

TRACKLIST:
1. Dare to live
2. Power lines
3. Sands of destiny
4. In the shadows of the night
5. Interlude
6. Farewell
7. Blind faith
8. Invisible chains
9. Another rebel down =VIDEO UFFICIALE=
10. Under the curtain

LINE UP:
Pery Rodríguez – Chitarre, basso
Thiago Gutierres – Voce
Diego Pereira – Batteria

opinioni autore

 
Gueppardo: alcuni problemi non permettono di raggiungere la sufficienza 2023-09-23 12:51:48 Ninni Cangiano
voto 
 
2.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    23 Settembre, 2023
Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 2023
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I Gueppardo arrivano da Porto Alegre in Brasile dove si sono formati nel 2007 per iniziativa del chitarrista Pery Rodríguez; in circa sedici anni di carriera la band sudamericana ha rilasciato un EP e ben quattro LP, di cui l’ultimo è questo “Power lines”, uscito a fine luglio come autoproduzione e dotato di piacevole artwork. Ma cosa suonano i Gueppardo? Nella presentazione da un lato si parla di Power/Heavy e poi si accenna all’Hard Rock tirando in ballo paragoni con Dio e Michael Schenker che, per essere sinceri, sono del tutto campati in aria; forse l’unico paragone accettabile, fatte le dovute differenze qualitative, è quello con gli storici argentini Rata Blanca. Perché ho parlato di differenze? In fin dei conti, il sound dei Gueppardo potrebbe anche ricordare quello dei Rata Blanca, ma è la voce che scava il solco: Thiago Gutierres ha un’ugola stridula negli acuti ed uno stile alquanto nasale che non può nemmeno lontanamente competere con il grande Adrián Barilari. Il singer risulta essere quindi il classico tallone d’Achille di una formazione, in cui il leader Pery Rodríguez si occupa sia della chitarra che del basso, mentre Diego Pereira svolge il suo compitino alla batteria. Purtroppo la registrazione scadente non permette di assaporare a dovere il lavoro svolto da quest’ultimo, dato che si fatica parecchio ad ascoltare la doppia cassa, mentre sul rullante c’è il fastidiosissimo effetto “fustino del detersivo” che compromette tutto. Oltre al vocalist, ecco quindi venir fuori l’altro grosso problema di questo disco: la produzione di scarsa qualità che rende l’ascolto decisamente complicato visto che, oltre alla batteria (obiettivamente lo strumento più penalizzato), anche il basso risulta un po’ troppo relegato in sottofondo, mentre solo la chitarra ha volumi accettabili, seppur sia il riffing che il groove risultino non adeguatamente valorizzati; la voce, infine, è sparata a volume esagerato, come se gli strumenti fossero solo dei suoi comprimari. Capisco che si tratta di un’autoproduzione, ma forse sarebbe opportuno investire maggiori risorse in essa e rivolgersi a professionisti del settore… siamo nel 2023, non nel 1983! A parte queste pecche che compromettono pesantemente l’esito del lavoro, bisogna evidenziare che l’Heavy Metal dei Gueppardo non dispiace e, con un cantante migliore, un buon bassista ed una produzione al passo coi tempi, sarebbe sicuramente piacevole e convincente, dato che in quanto a songwriting siamo su buoni livelli qualitativi. Lo strumento protagonista è naturalmente la chitarra del mainman ed i fans potranno trovare soddisfazione nelle varie tracce dell’album, in cui Rodríguez mette in mostra le sue capacità. Dispiace sempre bocciare il lavoro di qualcuno, dato che si porta sempre rispetto per i sacrifici e la passione (che anche qui sono più che evidenti), ma questo “Power lines” dei Gueppardo non supera l’esame, a causa degli evidenti grossi problemi sopra evidenziati.

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