Patricio Cruz - voce
Nicolas Layana - chitarre
Eduardo Mariman - chitarre
Christian Aros - basso
Nicolás Velázquez - batteria
1. Leviatán
2. Doble o Nada
Mi verrebbe da dire: Hell’s Satans, dal Cile con furore!! Gli Hell’s Satans sono un gruppo Heavy Metal cileno formatosi nel 2008 a Villa Alemana, Valparaiso. L'album omonimo esprime tutto ciò che i membri sentono come band nella quotidianità, nella religione, nelle credenze, nell'ingiustizia e nelle loro radici; ha molte influenze come Iron Maiden, Judas Priest, Helloween. E devo dire che si sentono benissimo! Un disco che presenta in dose massicce una buona quantità e qualità di riff, rullate, assoli e virtuosismi vocali, composto da nove tracce per una durata di circa mezz’ora in cui le sonorità Heavy e Thrash vengono spinte a grande velocità, creando un connubio piacevole e divertente per chi ascolta. Nota positiva anche le qualità vocali del cantante, molto acute e nasali che si sposano bene con il sound e da un quel qualcosa in più alle canzoni, visto i temi trattati dalla band. In “Leviatàn” - intro al numero uno del disco - troviamo una strumentale ben ritmata con belle rullate e cadenze ritmiche da marcia. Musicalmente apprezzata e “un antipasto” di ciò che ci attende. “Doble o Nada” ci regala una bella dose di potenza pura con alcuni virtuosismi vocali di Patricio Cruz e assoli brillanti nel finale. “Asesino Serial” ci porta su sonorità meno veloci, ma con ritmi direi molto maideniani. “Suenos oscuros” torna sulla velocità più rabbiosa con Patricio che ci regala dei buoni acuti. “Hell’s Satans”, la title-track, rallenta un po', ma solo per modo di dire. Pezzo molto orecchiabile e ben realizzato con chitarre vigorose. “Amulepe Taiñ Weichan” ci porta in una festa paesana con colpi secchi brevi a percussione per poi partire furiosa con ritmo incessante. Chiudono l’album le trascinanti “Quema de Iglesias” e “Heavy Addiction”, con quest’ultima anche se breve molto classica e orecchiabile. Diciamo che come esordio non è male, e termini di miglioramento sicuramente ci sono soprattutto per il cantante, che a volte sembra un po' in difficoltà nelle note più alte e avendo una voce più nasale si sente. Il fatto di cantare in spagnolo, a mio modesto parere, può essere limitante per la band, soprattutto se si vogliono oltrepassare i confini, anche se il sound c’è e la tecnica pure. Bello l’artwork alla Motorhead!