I M.E.L.T米爾特 arrivano da Taiwan, dove si sono formati nel 2021 per suonare un female fronted Melodic/Symphonic Metal, ispirato dalla scena scandinava di gente come Nightwish, Epica, ecc. (i soliti nomi insomma); ci sono dunque tutti i canoni tipici di questo genere musicale, dalla voce femminile acuta (ma che fortunatamente non si lascia andare ad inutili liricismi stucchevoli) alla seconda voce maschile in growling (anche qui, fortunatamente non esagerata e mai invadente), passando per tappeti sinfonici di tastiere, ritmi frizzanti dettati dalla batteria e riff massicci della chitarra. Se, insomma, siete alla ricerca di qualcosa di originale o innovativo, sappiate che il gruppo asiatico non ha alcun interesse ad essere così; essi suonano per il piacere di farlo e suonano la musica verso la quale hanno una evidente passione, incuranti di mode o dell’essere originali. E devo dire che la loro musica è anche piacevole, a patto naturalmente di essere appassionati di questo genere musicale. A metà agosto i M.E.L.T米爾特 hanno tagliato il traguardo del debut album autoproducendosi l’omonimo “M.E.L.T”, dotato di discreto artwork e composto da otto canzoni (cui si aggiunge la solita inutile intro) per un totale di poco superiore ai 41 minuti. L’ascolto è stato sempre gradevole e canzoni come le prime della tracklist (dopo l’inutilissima intro) “Boiling” e “Sin”, oppure “Still” nella parte finale dell’album sono sicuramente ben fatte e si riveleranno essere le migliori. Nella parte centrale dell’album, infatti, la band sembra rallentare la propria proposta, piazzando al centro la romantica ballad “My Goddess”, che non dispiace ma che pare un po’ troppo scontata. Se c’è un appunto che si può fare al gruppo taiwanese è quello di non avere una canzone di livello superiore, una di quelle che da sole valgono l’acquisto del CD e che ti fanno saltare dalla sedia sin da subito; tutti i brani, infatti, non dispiacciono, ma non spiccano il volo verso l’eccezionale. Sembra quasi che la band sia timida nel songwriting ed abbia timore di osare di più; in un genere così inflazionato come questo, invece, per spiccare tra la massa ed avere qualche speranza di uscire dall’underground bisogna osare, bisogna darci dentro per dimostrare di avere la stoffa e le potenzialità maggiori e migliori di tanti altri. Come esordio questo “M.E.L.T” mette in mostra buone potenzialità e strappa sicuramente un’ampia sufficienza; adesso attendiamo i M.E.L.T米爾特 ad una prova più matura e massiccia per aspirare ad un futuro roseo.