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Noveria: un lavoro più complesso rispetto ai suoi predecessori con brani più lunghi e strutturati dove trovano spazio orchestrazioni maestose

recensioni

gruppo
titolo
The Gates of the Underworld
etichetta
Scarlet Records
Anno

LINE UP:
Francesco Corigliano - voce
Francesco Mattei - chitarre
Julien Spreutels - tastiere
Andrea Arcangeli - basso
Davide Calabretta - batteria

TRACKLIST:
1. Heritage
2. Origins
3. Descent (ft. Fabio Lione) =VIDEO=
4. Venom
5. Revenant
6. The Gates of the Underworld
7. Ascent =VIDEO=
8. Overlord =VIDEO= 
9. Anima
10. Eternal

opinioni autore

 
Noveria: un lavoro più complesso rispetto ai suoi predecessori con brani più lunghi e strutturati dove trovano spazio orchestrazioni maestose 2023-08-30 15:45:00 Celestial Dream
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Celestial Dream    30 Agosto, 2023
Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 2023
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Tornano a farsi sentire i Noveria, band che aveva incendiato le orecchie di molti appassionati con un debutto infuocato ormai datato 2014 intitolato “Risen”, sorprendendo con un sound possente che portava il Power/Prog di DGM e Symphony X ad incontrare atmosfere oscure e passaggi di Metal estremo. La carriera della Progressive Metal band romana è poi continuata sui binari giusti con altri dischi di assoluto livello ed oggi eccoci a celebrare il nuovo “The Gates of the Underworld”, che arriva a quattro anni di distanza dal buon “Aequilibrium”. Poco cambia nel sound presentato in queste dieci composizioni che, dopo una introduzione orchestrale, entrano nel vivo con la lunga e dinamica “Origins”, brano ricco di vibrazioni con riff vigorosi come sempre, ma con maggior spazio lasciato alle tastiere e a cori mastodontici. Il basso di Andrea Arcangeli - membro storico anche nei cugini DGM – riecheggia sulle note robuste di “Descent”, brano che esplode su un ritornello altamente melodico e che vede la partecipazione di una vecchia conoscenza al microfono come Fabio Lione! Gli assoli di chitarra e tastiera si intrecciano correndo rapidi accompagnandoci fino a “Revenant” che, grazie ad aperture melodiche coinvolgenti, cattura fin da subito. Francesco Mattei alle sei corde mostra tutta la propria tecnica correndo a braccetto con il suo compagno ai tasti d'avorio Julien Spreutels. La lunga “The Gates of The Underworld” supera i dodici minuti di durata, tra passaggi epici ed orchestrali con parti narrate che fanno da introduzione alle classiche esplosioni Power/Prog che vengono detonate con determinazione, abbracciando ritmi serrati ed influenze classiche della scena nordica. E poi cori maestosi ad arricchire le linee vocali infuocate e grintose cantate dal sempre bravo Francesco Corigliano che non disdegna qualche nota alta. E ancora sotto a testa bassa con la possente “Overlord”, macinando riff senza sosta e con la Power song “Anima”, brani che – nonostante sonorità possenti e tanta tecnica – faticano a farsi riconoscere. Il Progressive Metal moderno ed estremo dei Noveria confeziona un lavoro più complesso rispetto ai suoi predecessori, con brani più lunghi e strutturati dove trovano spazio orchestrazioni maestose, ma mantenendo il solito impatto sonoro. Si dovrà forse cercare un po' di varietà in più nel futuro, ma “The Gates Of The Underworld” è certamente un disco che non può mancare nella discografia di ogni appassionato della buona musica.

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