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The Dark Side Of The Moon, supergruppo dalle enormi potenzialità The Dark Side Of The Moon, supergruppo dalle enormi potenzialità Hot

The Dark Side Of The Moon, supergruppo dalle enormi potenzialità

recensioni

titolo
“Metamorphosis”
etichetta
Napalm Records
Anno

TRACKLIST:
1. Legends never die =VIDEO=
2. The gates of time =VIDEO=
3. Misty mountains (feat. Tom S. Englund)
4. Double trouble / Lumos! (Hedwig's theme) (feat. Rusanda Panfili) =VIDEO=
5. First light (feat. Rusanda Panfili)
6. New horizons (feat. Fabienne Erni) =VIDEO=
7. The wolven storm (Priscilla’s song)
8. May it be (feat. Charlotte Wessels) =VIDEO=
9. If I had a heart
10. The hanging tree
11. Jenny of Oldstones =VIDEO=

LINE UP:
Melissa Bonny – voce
Hans Platz – chitarre
Morten Løwe Sørensen – batteria
Jenny Diehl – arpa

opinioni autore

 
The Dark Side Of The Moon, supergruppo dalle enormi potenzialità 2023-06-03 14:47:52 Ninni Cangiano
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    03 Giugno, 2023
Ultimo aggiornamento: 03 Giugno, 2023
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I The Dark Side Of The Moon nascono dall’incontro tra l’affascinante Melissa Bonny, cantante svizzera degli Ad Infinitum, con Hans Platz, il chitarrista dei tedeschi Feuerschwanz; a loro si sono poi uniti il batterista degli Amaranthe, il danese Morten Løwe Sørensen, e l’arpista degli stessi Feuerschwanz, la tedesca Jenny Diehl. Questo “Metamorphosis” è il loro debut album, disco dotato di piacevole artwork e composto da undici tracce, per poco meno di 3/4 d’ora di female fronted Melodic Symphonic Metal decisamente piacevole, con una serie di ospiti di un certo calibro (Tom S. Englund e Charlotte Wessels su tutti). La principale fonte d’ispirazione del gruppo europeo sono chiaramente i Nightwish e gli Evanescence, ma i nostri sanno come non essere banali o scontati e sciorinano una serie di canzoni di livello qualitativo elevato che si ascoltano con grande piacere. Sin dall’opener “Legend never die” è evidente che ci si trova davanti a qualcosa di davvero valido e tutto l’album si conferma in compattezza e qualità fuori dal comune. Piacciono molto i duetti con Fabienne Erni degli Eluveitie nella splendida “New horizons”, come anche con Charlotte Wessels nell’altrettanto fantastica “May it be”, non male anche “Misty mountains” dove c’è Tom S. Englund; tre canzoni che da sole varrebbero l’acquisto del disco! Ma le tracce valide non finiscono qui, come detto, infatti, è tutto il disco a convincere e cito semplicemente per gusto personale anche “The gates of time”, la melodicissima “The gates of time” e la folkeggiante “Double trouble / Lumos! (Hedwig's theme)”; curiosamente l’unica che non mi ha entusiasmato particolarmente è la conclusiva “Jenny of Oldstones” (la prima canzone da cui è nata la band), forse per via della presenza del growling che trovo fuori contesto in questo disco così melodico. Ciò non toglie comunque che siamo davanti ad un disco davvero ben fatto, “Metamorphosis” è il debut album dei The Dark Side Of The Moon, un gruppo dalle enormi potenzialità che potranno ancora regalarci in futuro delle gemme di ottima qualità!

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