TRACKLIST:
1. Arrival of a train =VIDEO=
2. Fire, plague and locust =ASCOLTA=
3. Engine of skin
4. Evoke
LINE UP:
Darya Rorria - voce
Alexander Pavlovich - chitarre, tastiere
Maxim Belekhov - basso
Andrew Drew - batteria
TRACKLIST:
1. Arrival of a train =VIDEO=
2. Fire, plague and locust =ASCOLTA=
3. Engine of skin
4. Evoke
LINE UP:
Darya Rorria - voce
Alexander Pavlovich - chitarre, tastiere
Maxim Belekhov - basso
Andrew Drew - batteria
I Tardigrade Inferno arrivano da San Pietroburgo in Russia, dove si sono formati nel 2016; finora hanno realizzato un EP, una manciata di singoli ed un full-length (a noi purtroppo sconosciuto), prima di realizzare questo secondo EP intitolato “Arrival of a train”. Il disco è autoprodotto in maniera perfetta, ha un simpatico artwork che richiama il titolo ed è composto da quattro pezzi per una durata totale purtroppo di nemmeno 17 minuti. Ho usato il termine “purtroppo” perché il Metal che ho ascoltato in questo quarto d’ora è semplicemente pazzesco, originalissimo e decisamente godibile. Se dovessi fare un paragone per farvi capire il sound dei Tardigrade Inferno sarei in estrema difficoltà, potrei tirare in ballo solamente la musica grandguignolesca dei Viza, un qualcosa che su una base folkeggiante si dipana verso sonorità estremamente particolari, molto teatrali ed eleganti, ma sostanzialmente folli. C’è chi lo chiama “Avant-garde Metal”, loro stessi si definiscono “Dark Cabaret Metal”; qui c’è la fisarmonica, c’è il kazoo, ci sono sonorità estremamente particolari ed originali assieme ad una marea di effetti sulla voce dell’ottima Darya Rorria, un qualcosa insomma che potrebbe essere definito pane per i denti di chi cerca originalità ed innovazione a tutti i costi! Ma queste sonorità sono talmente particolari che, alla fine, risultano anche estremamente godibili anche per un vecchio metallaro come il sottoscritto, bisogna solo avere la capacità di non prendersi sul serio ed avere la mente aperta. E’ come andare ad un circo degli orrori (citazione cinematografica, decisamente azzeccata in questo caso), quello dei clown assassini e dei freaks, per mettersi ad ascoltare un’alienante colonna sonora Metal e farsi trasportare in un’altra dimensione, in un mondo tutto strano e particolare. I quattro pezzi vanno presi tutti assieme, iniettati come una dose letale di morfina per il nostro cervello malato, accompagnandolo verso la follia ed il delirio. “Arrival of a train” sarà per me il disco del 2023 o molto vicino a questa posizione e sorprende come ancora nessuna label si sia accorta del valore assoluto di questa band; spero solo che la loro origine russa non abbia a che fare con questa assurda purga. Il trip alienante è iniziato, non perdete la fermata del treno dei Tardigrade Inferno, perché vi perdereste qualcosa di unico ed inimitabile!