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ONE OF US
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SCREAM
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YOU CAN´T BUY NO HERO
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DUST IN YOUR EYES
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EMPTY PROMISES
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POKERFACE
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DIRTY WHITE BOY
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MOTHER I´M COMING HOME
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TEAR DOWN THE WALLS
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HAVE A NICE DAY
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VICTIMS OF OUR CIRCUMSTANCES
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YOU´RE THE VOICE
ONE OF US
SCREAM
YOU CAN´T BUY NO HERO
DUST IN YOUR EYES
EMPTY PROMISES
POKERFACE
DIRTY WHITE BOY
MOTHER I´M COMING HOME
TEAR DOWN THE WALLS
HAVE A NICE DAY
VICTIMS OF OUR CIRCUMSTANCES
YOU´RE THE VOICE
Thessalonki, Salonicco, dev'essere una città appassionata di rock e metallo visto che in questo periodo mi è capitato tra le mani anche un altro disco di una band proveniente da questo luogo in Grecia, i progster Until Rain. Fatto sta che anche i Redrum giungono da lì anche se la loro proposta è 100% melodic hard rock. La loro storia inizia nel 2003 ma prende davvero il volo qualche anno più tardi (nel 2007) quando, dopo diversi problemi di line up e sempre alla ricerca di un valido singer, la band decide di andare a registrare in Germania nello studio personale di Michael Bormann (ex-Jaded Heart, J.R. Blackmore, Bonfire, Zeno Roth, Rain), affidando a lui anche le parti vocali. Michael è una vera e propria ugola hard rock che tutti gli appassionati in un modo o nell'altro conoscono.
Per questo secondo disco la collaborazione è proseguita visto anche il buon successo dell'esordio che ha portato la band a suonare in patria insieme a band come Bonfire, Tyketto, Krokus, Danger Danger, House Of Lords, Europe, Robert Plant, Glenn Hughes solo per citarne alcuni. “Victims of our circumstances” contiene 12 nuove songs (composte in appena 2 settimane) sempre registrate negli RMB Studios del biondo cantante tedesco, che ha preso parte anche al songwriting. Melodic hard rock che più classico non si può tra Gotthard, Fair Warning e Bonfire ma ben composto con canzoni melodiche come il singolo “Dust in your eyes” che colpiscono già dai primi ascolti. Si gioca molto bene su cori e melodie catchy come in “Empty promises”, ma senza dimenticare la giusta potenza, basti ascoltare ad esempio “Tear down the walls” o l'iniziale “One of us”. Inutile dirvi che Bormann è l'assoluto protagonista del disco con la sua voce melodica e graffiante allo stesso tempo. La classica ballata “Mother i'm coming home” e “You can't buy no hero” sono solo un altro paio di brani composti con maestria e sicuramente tra i più riusciti del disco.
“Victims of our circumstances” gioca su sentieri sicuri e già calpestati senza osare troppo ma si fa apprezzare grazie ad una dozzina di brani validi. I Redrum hanno composto un disco piacevole che va incontro alle esigenze dei fans di questo genere. Niente più, niente meno..