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Tredicesimo nero album per i genovesi Necrodeath Tredicesimo nero album per i genovesi Necrodeath Hot

Tredicesimo nero album per i genovesi Necrodeath

recensioni

titolo
Singin' in the Pain
etichetta
Time to Kill Records
Anno

PROVENIENZA: Italia

GENERE: Black/Thrash Metal

TRACKLIST:
1. Gang Fight
2. Transformer Treatment =VIDEO=
3. The Sweet Up and Down
4. Redemperdition
5. Delicious Milk Plus
6. 655321
7. The (In)sane Ultraviolence
8. Oomny-Ones =VIDEO=
9. Anti-Hero

LINE-UP:
Peso - Batteria
Flegias - Voce
Pier Gonella - Chitarre
GL - Basso

opinioni autore

 
Tredicesimo nero album per i genovesi Necrodeath 2022-12-07 15:00:25 Luigi Macera Mascitelli
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Luigi Macera Mascitelli    07 Dicembre, 2022
Ultimo aggiornamento: 07 Dicembre, 2022
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Quella dei genovesi Necrodeath non è certamente una carriera che ha bisogno di presentazioni o ulteriori chiarimenti: trattasi, assieme a Schizo e Bulldozer, del nome di punta del Metal estremo italiano. È normale, dunque, aspettarsi dal quartetto dei lavori ben al di sopra della media e degni del nome di chi ha marchiato con il nero fuoco la storia del Metal nostrano ed internazionale. Fortunatamente Flegias e soci non deludono mai, come ben dimostrano i due capolavori del 2018 e del 2019, dei veri e propri inni alla violenza più feroce e brutale. Ed è proprio di violenza, anzi di ultraviolenza per meglio dire, che oggi parleremo con questo "Singin' in the Pain", tredicesimo album che conferma ancora una volta l'indiscutibile primato dell'act genovese. Già il nome del titolo, così come quello delle tracce, dovrebbe darvi un'indicazione del topic principale: il capolavoro cinematografico Arancia Meccanica. Esatto, questa nuova fatica è la messa in musica del capolavoro di Mr. Kubrick a cominciare dal titolo che è lo stesso della canzone che Alex DeLarge fischiettava con i suoi Drughi prima di lasciarsi andare alla violenza più brutale. Ed in effetti tanto c'è da aspettarsi in questo nuovo disco dei Necrodeath: violenza a secchiate, ma di quella cieca e distruttiva che ti lascia in fin di vita sul ciglio della strada. È impressionante come dopo 37 anni di carriera i Nostri riescano ancora a dispensare così tanta furia omicida nei loro album; e con una maturità artistica degna di nota. Perché se da un lato è indubbio come la furia istintiva la faccia da padrona, dall'altro è impossibile non percepire grande maestria per mano di chi è sulla scena da quasi quattro decadi. "Singin' in the Pain" è esattamente un disco dei Necrodeath di oggi, con tutto ciò che questo comporta. Forse un pelo sotto ai precedenti due lavori per il semplice motivo che cercare di mettere in musica un film - o meglio un concept album basato sul film - non è impresa facile: qualche intoppo qua e là c'è, soprattutto in quelle sezioni fin troppo tirate per le lunghe dove l'attenzione viene un po' meno. Inevitabile certamente, così come alcune soluzione non propriamente freschissime - nel bene e nel male un loro marchio di fabbrica -. ma stiamo pur sempre parlando di nei modellati su un corpo solidissimo e ben piantato a terra. Non stiamo parlando sicuramente di un disco che si attesta sui livelli dei due precedenti, ma non per questo si tratta di un prodotto scadente. Anzi, lo definiamo un esperimento riuscito per un buon 85% da parte di una band che non è più definibile storica, quanto leggendaria. Viene da sé che è un discone da avere a tutti i costi!

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