Seconda parte dei 30 migliori dischi Death Metal (e sottogeneri) del 2021, con le posizioni dalla #20 alla #11 (la prima parte è a questo link). Seconda tranche che si divide tra grandi veterani ed interessantissime nuove leve.
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#20. HATE - Rugia (Polonia, Metal Blade Records)
Con i colleghi e connazionali Behemoth sono la punta di diamante della scena Black/Death centro-europea; una band che difficilmente delude o che sbagli un colpo, che continua il proprio sodalizio con Metal Blade con l'ennesima grande prestazione.
Video di "Resurgence": https://www.youtube.com/watch?v=VvHPGPSbq5I
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#19. DORMANT ORDEAL - The Grand Scheme of Things (Polonia, Selfmadegod Records)
Dopo tanti anni, per i polacchi Dormant Ordeal finalmente un album rilasciato da una label; arrivato agli inizi di dicembre "The Grande Scheme of Things" è un album in cui i polacchi hanno dimostrato una grande maturità stilistica: non concedono un solo attimo di respiro con il loro ottimo mix di Black/Death, US Death ed Avant-Garde.
Ascolta "Poetry Doesn't Work on Whores": https://www.youtube.com/watch?v=KZDzVIhlEZA
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#18. MALIGNANT ALTAR - Realms of Exquisite Morbidity (USA, Dark Descent Records)
Una band composta da musicisti con già alle spalle un buon bagaglio di esperienza - anche in gruppi non propriamente estremi come gli Oceans of Slumber - che dopo un paio di demo pubblica il primo full-length. Impressionando, e nemmeno poco. Tra tempi cupi e dilatate ed improvvise accelerazioni taglienti i Malignant Altar sono stati con questo loro debut album una delle migliori scoperte della scorsa annata.
Ascolta "Rite of Krasue": https://www.youtube.com/watch?v=Gk1-wCB-P04
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#17. CULT BURIAL - Oblivion (UK, self-released)
Band che probabilmente sarebbe finita nella classifica dello scorso anno, se solo li avessi sentiti prima di metterla online; ci finiscono però quest'anno con un altro grandioso EP: bastano loro solo tre tracce per constatate come i Cult Burial stiano man mano crescendo. Nel prossimo futuro sentiremo certamente parlare di loro.
Ascolta "Parasite": https://www.youtube.com/watch?v=cfszaw8Wx2s
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#16. GRAVE MIASMA - Abyss of Wrathful Deities (UK, Dark Descent Records/Sepulchral Voice Records)
Parlavamo di veterani nel cappello iniziale, e con una carriera ventennale i Grave Miasma rientrano a pieno diritto nella categoria; questo loro nuovo album conferma come siano tra i migliori prodotti estremi della Terra d'Albione, oltre che l'anno di grazia vissuto da Dark Descent Records, che ha piazzato in questa classifica diversi titoli.
"Video di "Rogyapa": https://www.youtube.com/watch?v=mzjidD9NptM
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#15. DRAWN AND QUARTERED - Congregation Pestilence (USA, Krucyator Productions)
Dopo tanti anni ancora mi stupisco che i Drawn and Quartered siano considerati una band bene o male underground; forse il nome più grosso in questa particolare categoria, ma sempre underground. Fatto sta che anche l'anno scorso la band americana ha rilasciato l'ennesimo lavoro a dir poco degno di nota, confermandosi ulteriormente - come se ce ne fosse bisogno - tra i migliori act Death Metal oggi in circolazione.
Ascolta "Age of Ignorance": https://youtu.be/1JagPKhAKFA
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#14. WOMBBATH - Agma (Svezia, Transcending Obscurity Records)
Sono forse la meno svedese tra le Death Metal bands svedesi, ed i Wombbath compiono un colpo di coda finale non da poco con il nuovo "Agma", uscito precisamente sullo scadere dell'anno, il 31 dicembre. Un album in cui le classiche sonorità della scuola di Stoccolma vengono ampliate da certi giochi di tecnica e voci pulite che ricordano non poco i Cattle Decapitation. Come abbiamo avuto modo di scrivere, con "Agma" i Wombbath hanno rilasciato il loro album sicuramente più ambizioso.
Ascolta "At the Giant's Feet": https://www.youtube.com/watch?v=ACbZLTgg9c0
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#13. CAMBION - Conflagrate the Celestial Refugium (USA, Lavadome Productions)
Ecco, questa probabilmente è stata la più grossa sorpresa dell'anno! Anzi, direi sia il caso di togliere il "probabilmente". Quello dei Cambion è un Blackened Death destinato a non fare prigionieri, un rabbioso massacro sonoro che vi lascerà storditi per tutti i quasi 40 minuti della tellurica tracklist. Un consiglio: teneteli d'occhio!
Ascolta "Cities of Brass": https://www.youtube.com/watch?v=hb-RWk3AkCM
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#12. CONCRETE WINDS - Nerve Butcherer (Finlandia, Sepulchral Voice Records)
Sui dizionari alla parola "carneficina" si potrebbe tranquillamente abbinare la copertina del secondo album dei finlandesi Concrete Winds: un mattatoio sonoro di appena 25 minuti, un sound violento, primitivo, che su disco rende una meraviglia, non osiamo immaginare dal vivo (cercate qualcosa di loro sul tubo e vedrete di cosa sono capaci sul palco).
Ascolta "Noise Trepanation": https://www.youtube.com/watch?v=M1liHBuuY2o
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#11. WORM - Foreverglade (USA, 20 Buck Spin)
Erano chiamati ad una prova di maturità, rispondono consacrandosi come tra i migliori gruppi Death/Doom odierni gli americani Worm; "Forverglade" è a mani basse il loro miglior lavoro fino ad ora in carriera, con un lotto di brani praticamente perfetto tra cui spicca quella che è probabilmente la miglior canzone mai scritta dalla band floridiana (e che potete ascoltare cliccando sul link qui sotto).
Ascolta "Murk Above the Dark Moor": https://www.youtube.com/watch?v=3eSqn6qSAKU
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PT.1: 30-21
PT.3: 10-1 (Still to come)