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10 Gen

Il 2019 secondo Allaroundmetal.com: le classifiche dello staff In evidenza

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Rieccoci puntuale come ogni anno con quelle che sono le Top 10 dei membri dello staff di Allaroundmetal.com; al solito, il tutto è estremamente eterogeneo, con qualche costante qua e là che ci ha permesso di stilare una "classifica finale" per decretare il disco dell'anno secondo la nostra webzine.

Ebbene, il disco dell'anno per il 2019 secondo il nostro staff è stato "Revelations of Oblivion" dei Possessed! Il ritorno dei creatori del Death Metal dopo tre decadi è stato, in effetti, uno degli highlights della scorsa annata. Sul podio troviamo gli Elvenking con "Reader of the Runes – Divination" - pur senza esser mai al primo posto in nessuna delle Top 10 - ed al terzo "Zero Gravity" dei Turilli/Lione Rhapsody: operazione commerciale quanto volete, ma l'album sembra proprio funzioni, no?

Ecco di seguito tutte le classifiche dello staff. Enjoy!

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Ninni Cangiano
1. Qantice - The Anastoria
2. Elvenking - Reader of the Runes – Divination
3. Vision Divine - When All the Heroes Are Dead
4. Acacia - Resurrection
5. Solarys - Endless Clockworks
6. Frozen Crown - Crowned in Frost
7. Great Master - Skull and Bones – Tales from Over the Seas
8. Hollow Haze - Between Wild Landscapes and Deep Blue Seas
9. Overkill - The Wings of War
10. Secret Rule - The 7 Endless
Anche per il 2019 ho avuto enormi difficoltà a stilare la mia personale classifica, vista la quantità industriale di ottimi dischi che sono usciti in questi 365 giorni; mi dispiace aver tenuto fuori albums di gruppi come Grimgotts, Blazon Stone , Crystal Eyes, Silver Bullet, Gloryhammer, Flotsam & Jetsam, Ancient Bards, Folkstone, Turilli/Lione, Moonlight Haze, Wreck-Defy ed altri, ma non c’era spazio per tutti! Il primo posto è andato senza ombra di dubbio ai francesi Qantice autori di un disco di symphonic metal semplicemente perfetto, un lavoro che ho nell’autoradio da mesi e da cui non riesco a distaccarmi! Per la seconda piazza ero in forte dubbio dato che sia il disco degli Elvenking che quello dei Vision Divine meritavano considerazione, mi sono dirottato sul primo, dato che il sound dalla band di Damnagoras è pressoché unico ed immediatamente riconoscibile. Ai Vision Divine il terzo gradino del podio, grazie ad un lavoro compatto e qualitativamente oltre la media, anche per via dell’apporto del nuovo singer Ivan Giannini e del nuovo batterista Mike Terrana. Subito fuori dal podio il ritorno dei siciliani Acacia e l’ottimo album dei power-progsters Solarys. C’è solo da sperare che il 2020 sia altrettanto proficuo a livello qualitativo!

Daniele "Ogre"
1. Possessed - Revelations of Oblivion

2. Nile - Vile Nilotic Rites
3. Insomnium - Heart Like a Grave
4. Numenorean - Adore
5. Vltimas - Something Wicked Marches In
6. Blood Incantation - Hidden History of the Human Race
7. Cattle Decapitation - Death Atlas
8. Hour of Penance - Misotheism
9. Officium Triste - The Death of Gaia
10. Nibiru - Salbrox
Manco a dirlo la mia Top 10 del 2019 è a base soprattutto Death Metal, con un podio formato da tre stili diversi per tre dischi grandiosi: il ritorno dei leggendari Possessed con il loro Thrash/Death grezzo e marcio all'inverosimile impreziosito dalla produzione Nuclear Blast, il nuovo dei Nile, che non disilludono le aspettative con il loro stile unico, ed il Melodic Death degli Insomnium, il cui "Heart Like a Grave" sembra essere una continuazione del meraviglioso "Shadows of the Dying Sun". Subito giù dal podio "Adore" dei Numenorean, con un Post-Black in cui troviamo addirittura anche accenni Pop, e subito dietro il supermegagruppo Vltimas (Dave Vincent + Blasphemer + Flo Mounier). Non possono mancare Blood Incantation, Cattle Decapitation e Hour of Penance (miglior disco italiano del 2019), mentre a completare il malinconico Doom/Death dei veterani olandesi Officium Triste ed il rituale enochiano dei Nibiru.

Federico Orano
1. Atlantean Kodex - The Course of Empire
2. Avalanch - El Secreto
3. Avantasia - The Moonglow
4. Eclipse - Paradigm
5. Edge of Forever - Native Soul
6. Elvenking - Reader of the Ruins - Divination
7. Flying Colors - Third Degree
8. Myrath - Shehili
9. Riot V - Live in Japan 2018
10. Rhapsody of Fire - The Eighth Mountain
Quest'anno metto in ordine alfabetico, perché veramente per la prima volta in 37 anni non saprei a chi dare il primo posto: nessun vero e proprio capolavoro purtroppo.

Gianni Izzo
1. Turilli/Lione Rhapsody - Zero Gravity
2. Atlas Pain - Tales of Pathfinder
3. Mago De Oz - Ira Dei
4. Elvenking - Reader of the Runes
5. The Offering - Home
6. Gloryhammer - Legends from Beyond the Galactic Terrorwortex
7. Ancient Bards - Origine
8. Trollfest - Norwegian Fairytales
9. Rhapsody Of Fire - The Eight Mountain
10. Sabaton - The Great War

Corrado Franceschini
1. Motorhead - 1979
2. Demiurgon – The Oblivious Lure
3. Little Villains – Philthy Lies
4. Strana Officina – Law of the Jungle
5. Suzi Quatro – No Control
6. Phil Campbell – Old Lions Still Roar
La mia Top ten è in realtà una top six ed è mutuata dalle recensioni che ho scritto nel 2019: recensioni inerenti i dischi usciti nello stesso anno anche se, dato il mio "cronico ritardo", ho dovuto smaltire del "lavoro" arretrato.
Al primo posto, nonostante per molti la "mossa" è da considerare commerciale, c'è il Box Set dei Motorhead. La confezione curata e la mia nostalgia per il gruppo di Lemmy, uniti alla qualità della proposta, mi hanno convinto della bontà di questa operazione. Per ciò che riguarda il metallo italiano Il disco dei Demiurgon, con le sue "mazzate" in pieno viso, si è piazzato al secondo posto a dimostrazione di come i gruppi "nostrani", quando ci si mettono, sono allo stesso livello di quelli stranieri. Una piccola delusione l'ha rappresentata il disco di Phil Campbell non tanto per la musica quanto per il fatto che, da un disco pieno di ospiti, era lecito aspettarsi qualcosa in più.

Enzo Prenotto
1. Sur Austru - Meteahna Timpurilor
2. Borknagar – True North
3. En Declin – A Possible Human Drift Scenario
4. Chelsea Wolfe – Birth Of Violence
5. Cult of Luna – A Dawn to Fear
6. Lingua Ignota – Caligula
7. Gaahls Wyrd – GastiR – Ghosts Invited
8. Smoulder – Times Of Obscene Evil And Wild Daring
9. Waste of Space Orchestra – Syntheosis
10. Yerûšelem – The Sublime
Un altro anno è passato, un anno molto duro tra sconfitte ed una manciata di lievi soddisfazioni. Nella musica fortunatamente sono usciti tanti bei dischi ed i concerti esaltanti sono stati molti. Come di consueto ecco una mia personale panoramica delle uscite del 2019. Per cominciare non poteva mancare "Meteahna Timpurilor" dei Sur Austru ovvero il ritorno dei Negura Bunget ovviamente senza il batterista e fondatore Gabriel Mafa aka Negru che ci ha lasciato nel 2017. I musicisti che lo hanno accompagnato negli ultimi anni hanno deciso di continuare il viaggio musicale tenendo viva la fiamma di quel pagan/black metal transilvano ed ancestrale della band madre con l’utilizzo ancora una volta di strumenti antichi della tradizione folk rumena. Un viaggio musicale oscuro che delizierà molti palati. Seguono poi i Borknagar che con True North paiono confermare lo stato di grazia con un nuovo disco mostruoso (nonostante la perdita di diversi membri della vecchia lineup) pieno di epicità, tanto ovviamente black metal, spruzzate di folk nordico e picchi emozionali davvero superlativi. Da non farselo scappare! Il ritorno poi dei romani En Declin giunse inaspettato come pure un album di qualità come A Possible Human Drift Scenario che ripaga degli anni di attesa affascinando l’ascoltatore con scenari sonori talmente vari e sfaccettati difficilmente descrivibili a parole. Post-rock italiano ai massimi livelli! Non potevano mancare le donzelle e la prima delle due è sicuramente Chelsea Wolfe che con Birth Of Violence lascia da parte le atmosfere pesantissime e sludge del precedente Spun per tornare ad un lato intimista che ammalia chiunque si avvicini. La sua voce è sempre magnetica e soave e gli arrangiamenti sono minimali ma eterei al punto giusto! I post metaller Cult Of Luna hanno rilasciato un altro disco magnifico come A Dawn to Fear, duro, impervio e non immediato con brani pieni di particolari che vanno scoperti poco a poco. La loro classe difficilmente viene meno e nella loro discografia gli scivoloni sono stati rarissimi e questo è uno dei loro picchi! Kristin Hayter, meglio conosciuta come Lingua Ignota è uno dei nomi che sono esplosi quasi all’improvviso e descrivere cosa questa giovane ragazza riesce a fare è impossibile tanto meno classificarla in un genere. Il suo nuovo album Caligula come tutti gli altri è arte pura e va ascoltata! Segue poi il nuovo progetto di mr. Gahaal (ex Gorgoroth) chiamato Gahaal’s Wyrd che con GastiR – Ghosts Invited dimostra di essere una delle migliori voci in ambito black metal e questo album rappresenta una discesa nell’oscurità ma fatto con classe e raffinatezza che in pochi possono permettersi. Caldamente consigliato! Non poteva poi mancare un bell’album epic/doom metal ed ecco quindi gli Smoulder con Times Of Obscene Evil And Wild Daring. E’ uno di quei dischi che non dovrebbero mancare in nessuna collezione data la qualità della proposta ed in più l’aggressiva voce femminile dà quel qualcosa in più che non guasta mai. Il progetto Waste Of Space Orchestra rappresenta l’unione tra gli Oranssi Pazuzu e Dark Buddah Rising ed il primogenito si chiama Syntheosis. E’ un album lungo, enigmatico, impenetrabile, oscuro, psichedelico, violento, schizzato, folle…e si potrebbe continuare per ore. E’ nuovamente arte in una delle sue infinite forme e va assaporata come un bicchiere di buon vino! Per finire un’altra perla che contiene la copertina più bella del 2019 ossia The Sublime degli Yeruselem. Disco composto da Vindsval e W. D. Feld (le due menti dei Blut Aus Nord) che rappresenta l’anima più industrial e spirituale, un qualcosa di mistico, di impalpabile ed allo stesso tempo inquietante. Da avere ed ascoltare in completa solitudine, non ve ne pentirete. Molto purtroppo è rimasto fuori e molti dischi non ho fatto ancora in tempo ad ascoltarli. Ho voluto evitare di andare troppo sul mainstream dando voce a dei nomi che magari non tutti conoscono e che consiglio caldamente di recuperare perché farà solo bene all’anima! Saluto cordialmente tutti i lettori, le loro famiglie e ovviamente tutti i miei compagni di redazione augurando un Buon Natale ed un buon fine 2019 a tutti! Long Live Rock’n’Roll!!!!

Virgilio
1. Anvil Therapy - Duality
2. Crown of Autumn - Byzantine Horizons
3. Signs of Human Race - Inner Struggle of Self-Acceptance
4. Periphery - IV: Hail Stan
5. Arch/Mateos - Winter Ethereal
6. Aldi dallo Spazio - Quasar
7. Empathica - The Fire Symphony
8. Dead Frog - Burning Bridges
9. Dayslived - Flectar
10. Avem - Meridiem
Anvil Therapy: hanno fatto attendere dieci anni per questo loro secondo full-length, ma si tratta davvero di un gioiellino di prog metal
Crown of Autumn: un disco vario, emozionante e di grande forza espressiva
Signs of Human Race: bellissimo concept album, originale e carico di pathos, che segna il debutto di questa band bresciana

Rob M
Nifrost - Blykrone
Old Forest - Black Forests Of Eternal Doom
Nordjevel - Necrogenesis
Devourer - Dawn Of Extinction
Enthroned - Cold Black Suns
Numenorean - Adore
Morild - Så kom mørket og tog mig på ordet En sort sky af minder I afgørende stunder Frosset fast i mit indre Jeg håber det forsvinder med lyset At dø eller blive..
Hanormale - Reborn In Butterfly
Esoteric - A Pyrrhic Existence
Handful Of Hate - Adversus
Quest'anno non me la sento di fare una classifica, ma indico quelli che secondo me sono stati i dischi migliori, senza distinzioni di sorta tra primo e decimo. Nifrost: "Blykrone" risulta uno dei migliori lavori che ho avuto il piacere di ascoltare quest'anno. Capace di rapire ascoltatori provenienti da un vasto panorama estremo, questo lavoro porta i Nifrost all'apice della nuova scena black norvegese, riaprendo le porte di un sound quasi "dimenticato" e che con loro rivive finalmente ancora una volta!
Old Forest: un disco che ha molto di piú da offrire che un insieme di etichette che ne possan descrivere il contenuto. Gli Old Forest si trasformano in una band dalla maturitá artistica unica e che, se pur ancorata a certe influenze, riesce ad ergersi ben oltre i limiti che proprio queste influenze potrebbero rappresentare.
Nordjevel: un lavoro solido, che davvero ha tanto da offrire, per appassionati del black metal piú violento e per quelli che, ad ogni modo, amano un approccio comunque vecchio stampo al genere! In tutto e per tutto un'opera che merita e che andrebbe ascoltata non solo da chi ama il black metal ma anche da chi, in questi tempi, ama la musica estrema senza limiti di etichette e aggettivi.
Devourer: i nostri han sfornato con questo nuovo capitolo l'album assoluto che consacra il progetto svedese all'apice dell'underground estremo e mortifero che il calderone death/black é diventato.
Enthroned: questi ragazzi han riscritto il genere a loro immagine e somiglianza, dando vita ad un album mistico che rimarrá nella storia del black metal per sempre. Lasciate perdere tutto e date un ascolto a questo capolavoro moderno.
Numenorean: una grandissima sorpresa ed una ventata d'aria fresca che vi trascinerá da momenti post pop a momenti di pura fullia/genio che vi lasceranno totalmente sbigottiti e fantasticamente emozionati.
Morild: quest'opera va assorbita in pieno e dopo il primo ascolto ci si ritrova a pensare di essa come quel capolavoro che ad oggi nessuno aveva osato creare! Bellezza allo stato puro, senza forma e capace di esaltare ogni ascolto con momenti nuovi ed infiniti! Questo disco é il capolavoro assoluto che tutti dovrebbero ascoltare!
Hanormale: questo disco, così emblematico, così unico, é in tutto e per tutto una perla della musica estrema moderna e son davvero felice che in Italia ci sian gruppi di tale spessore. La Dusktone si porta a casa, con questa uscita, uno dei migliori dischi italiani dell'ultimo decennio, se non oltre.
Esoteric: spaventosamente amaliante, "A Pyrrhic Existence" da al pubblico il meglio della band inglese ad oggi. Un lavoro eccelso ed inarrivabile che marca una nuova concezione della musica estrema in chiave doom.
Handful Of Hate: nuovo capolavoro del black metal italiano che prende a calci in bocca tante nuove leve che negli ultimi dieci anni han "spopolato" a livello nazionale ed internazionale.

Luigi Macera Mascitelli
1. Possessed – Revelations of Oblivion
2. Darkthrone – Old Star
3. Mgła – Age of Excuse
4. The Great Old Ones – Cosmicism
5. Cattle Decapitation – Death Atlas
6. Alcest – Spiritual Instinct
7. Exumer – Hostile Defiance
8. Hour Of Penance – Misotheism
9. Infant Annihilator – The Battle of Yaldaboth
10. As I Lay Dying – Shaped By Fire
Questo 2019 è stato senza ombra di dubbio l'anno migliore -fino ad ora ovviamente- del ventunesimo secolo per la musica metal. È la prima volta che mi sono trovato in serissima difficoltà nello stilare una top10 dei migliori album a causa della quantità di materiale pubblicato e dell'altrettanta qualità dei lavori proposti. Non vi nego che, a malincuore, ho dovuto escludere un sacco di band: Death Angel, Overkill, Flotsam & Jetsam, Whitechapel, Mayhem, Exhorder, Sacred Reich... tanto per dirvi un paio di nomi. Tra grandi ritorni, rivelazioni ed ennesime conferme, salutiamo questa magnifica annata e speriamo di avere un 2020 altrettanto prolifico e valido. Di seguito il mio commento alle prime 3 posizioni:
- Medaglia di bronzo ai polacchi Mgła, forse la più grande rivelazione in ambito black metal degli ultimi vent'anni. Con questo loro quarto album, "Age Of Excuse", Darkside ed M. confermano il loro disumano talento nel saper creare un'atmosfera velenosa, tetra e maledettamente ipnotica, nella quale ogni speranza di vedere un singolo barlume di luce viene meno. Ve ne innamorerete sin dalle prime note.
- Secondo posto per i pionieri indiscussi del black metal norvegese e mondiale. Nati nel lontano 1987, i Darkthrone sono ormai diventati una leggenda ed una garanzia di qualità scevra da soluzioni commerciali. "Old Star", diciottesimo album per Mr. Fenriz e Mr. Nocturno Culto, è semplicemente un capolavoro nel quale il duo si è nuovamente reinventato, pur restando fedele alle oscure e maligne origini. Un album che vi getterà in un attimo nella fredda tundra norvegese.
- Infine, la medaglia d'oro non poteva non andare a loro. Tutti, ma proprio TUTTI, aspettavano il gran ritorno dei micidiali Possessed e finalmente, dopo 33 anni, il portale degli inferi è di nuovo aperto. "Revelations Of Oblivion" è la quintessenza della malvagità marchiata con il nero fuoco di una band che il Death metal lo ha praticamente inventato. Con alla voce l'inconfondibile ed inossidabile Jeff Becerra, unico membro rimasto della vecchissima line-up, questo terzo album in casa Possessed è di diritto l'album dell'anno. Vi trascinerà letteralmente nei meandri dell'inferno, e non ne uscirete vivi.

Francesco Noli
1. Possessed - Revelations of Oblivion
2. Tool - Fear Inocolum
3. Death Angel - Humanicide
4. Weapon UK - Ghost of War
5. Overkill - The Wings of War
6. Kane Roberts - The New Normal
7. Exhorder - Mourn the Northern Skies
8. La Janara - Tenebra
9. Diamond Head - Coffin' Train
10. War Cloud - State of Shock
Possessed: Un ritorno dopo più di 30 anni perfetto che non perde l'aurea maligna dei nostri e insegna a tutti come si suona e si vive per il Death Metal!; Tool: Non sono un gran fan di questa band ma questo disco è semplicemente perfetto x atmosfere, arrangiamenti e pathos; Death Angel: Non sbagliano un colpo e qui hanno aggiunto anche soluzioni melodiche. Sublime; Weapon UK: Il ritorno per una della band più sfortunate e anziane della nwobhm. Il loro rock/metal non delude e qui dimostrano che la passione porta a grandi canzoni anche dopo 40 anni; Overkill: Signori il thrash, dopo 35 anni la classe non si dimentica; Kane Roberts: L'ex chitarrista di Alice Cooper presenta un lavoro moderno e molto americano ma dannatamente attraente e ben suonato!; Exhorder: Questo è l' anno dei ritorni, anche loro a quasi 30 anni dall ultimo disco si ripresentano e spazzano via tutto. Vecchia scuola non tradisce!; La Janara: Dall' underground italiano una band geniale e accattivante sia nei testi (in Italiano) che nelle atmosfere!; Diamond Head: Strepitosi!!! Una grande band sottovalutata, geniale e tecnica. La chitarra di TATLER è una garanzia.; War Cloud: Rivelazione dall' America! Come suonare retrò senza annoiare!!!

Anthony Weird
1. Ison - Inner-Space
2. Strigoi - Abandon All Faith
3. Opeth - In Cauda Venenum
4. Fleshgod Apocalypse - Veleno
5. Mgła - Age Of Excuse
6. Borknagar - True North
7. Abbath - Outstrider
8. Slipknot - We Are Not Your Kind
9. Alcest - Spiritual Instinct
10. Gastir - Ghosts Invited
Ison: Sono partiti a bordo della navetta rossa nel 2019 e, chissà quando rimetteranno piede sulla Terra gli Ison capitanati dalla splendida ed enigmatica Heike Langhans, già voce dei Draconian, che non trova pace su questo pianeta e così, tra vari progetti come :LOR3L3I: e altri lavori personali, parte attraverso lo spazio siderale con un album magnifico, magistrale, dopo l'ottimo, eccellente "Cosmic Drone" e il bellissimo, magistrale "Andromeda Skyline", gli Ison arrivano al terzo album che tocca picchi mai esplorati dello spazio e dell'animo umano. Un viaggio astrale interminabile attraverso il cosmo, lontani il più possibile dal proprio corpo, alla ricerca di ciò che ci rende umani e della comprensione di ciò che ci circonda. Assolutamente magnifico!
Strigoi: Ne ho sentite di ogni su questo progetto, sarà che portano il pesante marchio di "Gregor Mackintosh" una delle massime autorità in ambito metal estremo, e allora tutti a dire "ce n'era bisogno?"; "A cosa serviva questa nuova band?", io invece dico sì, c'era bisogno, evidentemente è stata una boccata d'aria, uno spiraglio di libertà per gli artisti, già troppo incanalati e costretti nei progetti principali, e qui finalmente hanno potuto liberarsi, sfogarsi, essere maligni, cattivi, pesanti e distruttivi, creando un immaginario oscuro, un mondo tetro fatto di death metal e macchie d'inchiostro, senza cannare un singolo pezzo, ma imponendosi con uno degli album estremi, più interessanti della scena attuale.
Opeth: Gli Opeth ormai sono una garanzia, è impossibile che propongano un album brutto e personalmente credo che non siano proprio in grado di realizzarlo, anche volendo! E' vero che sono cambiati, che hanno mutato, si sono addolciti, si sono incazzati, hanno cambiato immaginario, forma e modi di fare, ma non è una opinione il fatto che cambiando l'ordine dei fattori, il risultato non cambia, quindi gli Opeth non si discutono: si amano.

Massimo Giangregorio
1. Lindemann - F & M
2. Deviate Damaen - In Sanctitate, Benignitatis Non Miseretur!
3. Angel Witch - Angel of Light
4. Grand Magus - Wolf God
5. Saint Vitus - Saint Vitus
6. Stormlord - Far
7. Necrodeath - Defragments of Insanity
8. Michael Schenker Fest - Revelation
9. The 69 Eyes - West end
10. Extrema - Headbanging Forever
Lindemann: un capolavoro di contaminazione ed alternatività. Geniale!
Deviate Damaen: follia iconoclasta, spessore culturale e rabbia sotto l'egida dell'esoterismo
Angel Witchcome-back attesissimo dei giganti del dark, all'altezza delle aspettative
Grand Magus: celebrazione in onore del Dio Lupo, cupo ed adrenalinico
Saint Vitus: party notturno in obitorio. Titanici e oscuri.
Stormlord: Metallo imperioso e senza requie. Potente con classe.
Necrodeath: il ritorno dei blacksters della Lanterno non delude affatto, anzi....
Michael Schenker fest: l'A.O.R. non è affatto morto...con mio grande piacere
The 69 Eyes: i vampiri finnici hanno riscoperchiato le loro bare con un come-back di lusso
Extrema: sono ancora loro gli italian thrash lords incontrastati!

Marianna De Pierro
1. Turilli/Lione Rhapsody - Zero Gravity (Rebirth And Evolution)
2. Folkstone - Diario Di Un Ultimo
3. Slipknot - We Are Not Your Kind
4. Rammstein - Rammstein
5. Potcards from Arkham - Spirit
6. Cellar Darling - The Spell
7. Týr - Hel
8. Superlynx - New Moon
9. Mortado - Rupert The King
10. BardoMagno - BardoMagno Vol.1
Turilli/Lione Rhapsody - Zero Gravity (Rebirth And Evolution): Al primo posto scelgo il nuovo lavoro dei Turilli/Lione Rhapsody perchè si tratta di un progetto innovativo, ben studiato, dalla forte resa live e di grande impatto sul pubblico. Il meritato ritorno della coppia Turilli/Lione è stato in grande stile e va premiato.
Folkstone - Diario Di Un Ultimo: Immancabili i Folkstone nella mia top 10 2019! Un ultimo lavoro che sancisce la fine della storica band nostrana. Le danze, le scorribande, i fiumi di birra e quest'album "cantautoriale", hanno accompagnato il mio 2019 regalandomi centinaia di emozioni. "Diario Di Un Ultimo" si distacca dai precedenti e, chissà, magari lascia presagire ad un futuro ritorno di parte dei Folkstone con un nuovo progetto?
Slipknot - We Are Not Your Kind: La mia gioventù che ritorna! Gli Slipknot sono sempre sinonimo di qualità dal lontano 1995; nonostante i vari stravolgimenti e cambi di line-up, non deludono mai. Quest'anno sono ritornati sulla scena con un album davvero interessante e che segna una spaccatura con i lavori precedenti. Non vedo l'ora di vederli live nel 2020!

Gaia Micatovich
1. Rammstein – Rammstein
2. Amon Amarth – Berserk
3. Opeth – In Cauda Veneum
4. Tool – Fear Inoculum
5. Ghost - Seven Inches of Satanic Panic
6. Windrose – Wintersaga
7. Avantasia – Moonglow
8. Insomnium – Heart Like a Grave
9. Lacuna Coil – Black Anima
10. Within Temptation – Resist
Rammstein: sto imparando il tedesco solo per dir loro quanto li amo, in rima; Amon Amarth: sentiti live quest'anno con il nuovo album. Non mi è mai capitato di piangere dalla gioia durante un pogo; Opeth: praticamente nella mia top-ten a mani basse; Tool: album della quale non sono estremissima fan, ma li ho sentiti dal vivo quest'anno e insomma...; Ghost: che solo a scrivere mi vien da cantare; Windrose: che se non ti piace il viking metal sei un bugiardo; Avantasia: i degni eredi dei Sonata Arctica/Nightwish e tutti quei maledetti che ti facevano da spalla quando il moroso ti mollava; Insomnium: perché hanno ragione loro; Lacuna Coil: Cristina c'ha due palle così; Within Temptation: è la nostalgia raga, so 15 anni che li ascolto.

Francesco Fallico
1. La Janara - Tenebra
2. Fil di Ferro – Wolfblood
3. Chrysarmonia - Metamorphosis
4. Scala Mercalli – Independence
5. Hunting the Beast – When Night Falls…
6. Shadowthrone – Element’s Blackest Legacy
7. Handful of Hate – Adversus
8. Banana Mayor - Primary Colours Pt. II - The Blue
9. Ex – I Nostri Fantasmi
10. Gianni Maroccolo – Alone
La Janara: un album stupefacente dalla prima all'ultima nota, la magia nascosta nella magica Irpinia.
Fil di Ferro: il ritorno dei lupi! Album ascoltato in anteprima, con tematiche che partono dalla mitologia norrena, ma che vanno molto, molto oltre!
Chrysarmonia: quando si dice... AMORE A PRIMO ASCOLTO! Quattro anime diverse, capaci di amalgamarsi in un EP spettacolare! E siamo solo all'inizio!

Ultima modifica il Domenica, 12 Gennaio 2020 10:27
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