Se uno non leggesse già il nome in lingua spagnola, potrebbe facilmente pensare, ascoltandoli, che i Matalobos provengano dalla penisola scandinava; viene invece dal Messico questa band autrice dell'EP "Until Time Has Lost All Meaning", terzo lavoro in studio per i nostri dopo un EP eponimo nel 2015 e l'album Arte Macabro del 2016 (Concreto Records). Ed è sempre Concreto Records a produrre nel novembre del 2017 l'EP qui in esame, dopo che era già uscito in digitale autoprodotto dalla band un paio di mesi prima.

Dicevamo all'inizio che si sarebbe potuto scambiare i Matalobos per una band scandinava; questo perché il sound della band messicana è - Melodic Death/Doom Metal - è figlio diretto di influenze derivanti soprattutto da primi Katatonia, Swallow the Sun et similia. Un sound che quindi riesce ad unire intriganti melodie ad atmosfere cupe e pesanti, in modo da connettersi alla perfezione con il mood che si cerca di trasmettere. Un mood malinconico e depressivo che trova il proprio sfogo soprattutto nella prima lunga traccia, "Of Ghosts and Yearning", in cui i Matalobos mostrano le loro qualità, tra intro acustico che ci ricorda la loro provenienza, passaggi estremamente atmosferici ma pesanti come macigni, spoken vocals ed un'accelerata finale dal flavour unicamente Melodic Death che s'interseca con un solo emozionale. Più vicina agli esordi dei Katatonia è la seguente "In Flesh Engraved", mentre a chiudere l'EP l'atmosferica e struggente strumentale "La Luz del Día Muere".

Un lavoro che nulla aggiunge e nulla toglie al genere, ma che potrebbe facilmente risultare interessante agli amanti di queste sonorità; e se siete tra questi, a mio avviso non è affatto male poter conoscere una band nuova che rispecchia in pieno ciò che ci si aspetterebbe di ascoltare in un lavoro Doom/Death. I Matalobos non dovranno far altro che continuare su questa strada: un'occasione, fossi in voi, la concederei loro.