- Children Of The Universe
- Slave To The Powerworld
- Back On Me
- World Knows Your Secrets – Virtuality
- You Gotta Hold On
- Am I Digital? (Intro)
- Coast Of Tears
- Black Ash
- Like A Shadow
- Cybersteria
- You Will Find A Way
- Not Bound To The Evil
I Powerwold nascevano nel lontano 2005 da una costola dei Freedom Call, ovvero dal bassista Ilker Ersin (tornato di recente nella band capitanata da Chris Bay), con l'intento nel primo disco di riproporre l'happy metal dei cugini tedeschi. Con l'andare del tempo il sound dei Powerworld è mutato parecchio ed ora con il terzo album, "Cybersteria", troviamo una band dal sound maturo con chiari riferimenti all'hard rock ed all'heavy-power melodico. Musica più matura dicevamo, accompagnata anche da tematiche più ricercate; il nuovo disco è una sorta di concept album che racconta dell'impoverimento umano con i rapporti che sono diventati sempre più virtuali, e di come le nostre vite siano ormai spiate tramite internet e i vari social networks.
Terzo cantante in tre dischi; dopo la parentesi nel debutto del non eccelso Steffen Brunner seguito dall'ottimo Andrew Mac McDermott (Threshold, come saprete scomparso nel 2011) presente nel secondo lavoro della band, il buon Ilker, vista anche la direzione che stava prendendo il sound in fase di songwriter, ha ingaggiato il grande Michael Bormann (Bonfire, Jaded Heart, Bloodbound e moltissime altre) cantante tedesco che ha prestato la sua voce a numerose bands (ed ha curato le backing vocals dei precedenti lavori dei Powerworld). Il suo timbro come sappiamo si adatta alla perfezione all'hard rock, e anche questo incide nel nuovo corso dei Powerworld che potrete apprezzare in brani di impatto come "Back on me", tipica song da singolo apripista, "Black ash" e la bellissima title-track. Basta ascoltare un brano di puro Hard Rock, che molto deve ai primi Gotthard, come "World knows your secret - Virtuality" per capire il nuovo approcio della band che riesce a risultare power in pochissimi episodi come la positivissima "You will find a way".
Come detto, "Cybersteria" è un disco niente male, che punta molto sulla sua omogeneità con alcuni pezzi davvero ben fatti. ma se vi aspettate del power metal tradizionale avete sbagliato prodotto. I Powerworld ormai non hanno più niente di power tranne il nome!