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Seconda fatica per i lussemburghesi Feradur: un signor melodic death! Seconda fatica per i lussemburghesi Feradur: un signor melodic death! Hot

Seconda fatica per i lussemburghesi Feradur: un signor melodic death!

recensioni

gruppo
titolo
Legion
etichetta
Autoproduzione
Anno

Tracklist:

  • Deus (Finis Saeculorum)
  • A Hadean Task
  • Kolossus
  • Holy Fire
  • Omen of Incompleteness
  • Fake Creator
  • Of Greater Deeds
  • The Night They Were Taken
  • Amplification Monolith
  • Maelstrom
  • Into Stygian Depths

Line-up:

  • Mario "Déif Growl" Hann: Vocals/Growls
  • Fridtjof "Fridge Ov Dvvm" Kielgast: Bass
  • "D-"Mich Weber: Drums
  • Mich "Thunder" Strock: Guitar
  • Dan Gloden "Terraforming Inc.": Guitar

opinioni autore

 
Seconda fatica per i lussemburghesi Feradur: un signor melodic death! 2019-07-14 16:33:53 Luigi Macera Mascitelli
voto 
 
5.0
Opinione inserita da Luigi Macera Mascitelli    14 Luglio, 2019
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Finalmente torno a parlare di melodic death, e che melodic death signori! Oggi siamo in Lussemburgo e tratteremo dei Feradur. Nati nel 2006 e con alle spalle un solo altro full-length, fin da subito propongono uno stile a noi tanto caro: swedish death old school totalmente votato all'immortale triade Dark Tranquillity/At The Gates/In Flames. Già solo questa premessa ha fatto venire l'acquolina in bocca ai fan del genere -e ovviamente io non sono da meno-.
Ma la domanda sorge spontanea: il loro nuovissimo "Legion" ha superato le aspettative? Eccome ragazzi. Eccome se le ha superate! Ci troviamo di fronte ad una carrellata di riff glaciali e potenti che trasudano nord Europa da tutti i pori. E la cosa che stupisce di più è il fatto che l'album sia autoprodotto -o almeno così pare dato che in giro non si trova nessuna traccia di label-. Qualità eccellente, volumi ben calibrati, voce perfetta...insomma: "Legion" è un piccolo masterpiece nel panorama underground che potrebbe essere il biglietto di andata verso il successo.
Prendiamo subito una delle mie tracce preferite, "Kolossus": imponente nell'intro e cattivissima appena esplode, farà schizzare le ossa nel pit. Il lavoro dietro le pelli ci regala dei passaggi davvero interessanti in grado di spaziare da una blastata martellante ad una galoppata infernale con il doppio pedale.
menzione onorevole va fatta alla traccia più bella, cattiva e micidiale del disco, "Fake Creator": messa in macchina a tutto volume, nelle cuffie e dovunque fosse disponibile una cassa audio. Mi è letteralmente entrata in testa per la sua melodia e il suo approccio irriverente. Impossibile stabilire le varie influenze perché qui c'è un osare continuo, segno che ciascun componente ha preso un po' di qua,un po' di là e ha unito il tutto in un unico stile. E qui incombe la difficoltà più grande per me: solitamente, almeno quando mi è possibile, cerco sempre di menzionare più di una traccia per darvi un'idea del prodotto, ma qui è diverso. Ascoltando più e più volte "Legion" mi sono reso conto che ogni brano ha una personalità tutta sua, curato nei minimi dettagli senza lasciare spazio a lavori dozzinali. Perciò mi sono limitato a parlarvi dei due pezzi che mi sono piaciuti di più, ma ciò non vuol dire che gli altri siano da meno. Tutto l'album è spettacolare, pieno di passione per il proprio lavoro e ricchissimo di influenze - attenzione: influenze e non copia/incolla, questo è molto importante-. Cinque stelle più che meritate e i miei personali complimenti alla band. You rock!

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