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Finalmente il nuovo album dei Godyva Finalmente il nuovo album dei Godyva Hot

Finalmente il nuovo album dei Godyva

recensioni

gruppo
titolo
Alien Heart
etichetta
Southern Brigade Records
Anno

 

TRACK LIST

1. Apocalypse fire

2. No return

3. Alien heart

4. My earliest memories

5. I feel you (Ti sento)

6. In your eyes

7. Everything is over

8. I stay here

9. Brainstorm

10. This light

11. Apocalypse fire (Grand final)

 

LINE UP

Lady Godyva - vocals

G.G. Gohm – guitars

Botys Beezart - keyboards

Nick Barah – bass

Enyo - drums

opinioni autore

 
Finalmente il nuovo album dei Godyva 2013-02-27 17:34:46 Ninni Cangiano
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    27 Febbraio, 2013
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A distanza di qualche anno dal precedente album, tornano i baresi Godyva con un nuovo album, il terzo della loro carriera, intitolato “Alien heart”, il primo con il nuovo chitarrista G.G. Gohm, al secolo Luigi Pisanello, noto per precedenti lavori di heavy metal con ottime bands, purtroppo dimenticate come Warchild (splendido il loro album “Preaching to the converted” del 2004) e Fallin’ Time (il loro ottimo debut “Point of no return” risale addirittura al 1999). L’apporto del nuovo chitarrista di estrazione più metal si sente subito; il classico gothic degli esordi dei Godyva ha lasciato spazio ad un genere più particolare ed originale, con forti contaminazioni elettroniche (grande il tastierista Botys Beezart!) e finanche industrial e sinfoniche, con ottimi assoli di chitarra di ispirazione classicamente metal. “Alien heart” è composto da 11 pezzi, tra cui spicca la cover dei Matia Bazar “I feel you (Ti sento)”, brano cantato in inglese, così come fece la band ligure nel lontano 1985. Confrontarsi con un mostro sacro quale Antonella Ruggiero è indubbiamente pericoloso, dato che il rischio di fare una magra figura è estremamente elevato; Lady Godyva, però, pur avendo una voce meno potente della Ruggiero, si destreggia molto bene ed arriva a toccare le note più alte del pentagramma senza apparentemente alcuna fatica. Il brano è riuscito molto bene, tanto che pare verrà scelto per la realizzazione di un video. Tra la restante parte, ritengo doveroso segnalare “No return”, contraddistinta da un drumming molto energico ed estremamente fantasioso di Enyo, indubbiamente uno dei migliori batteristi in campo gothic; ma anche la title-track “Alien heart”, molto ariosa e ritmata, nonché la dolcissima “In your eyes” (ottima per momenti romantici), “Brainstorm” forse la più gothicheggiante dell’intero album, per concludere con “Apocalypse fire (Grand final)” che vedrei benissimo nella colonna sonora di un film horror. E’ comunque tutto il disco a convincere, non mostrando alcun momento di stanca o calo a livello qualitativo. Doveroso segnalare in conclusione anche la copertina molto bella di cui purtroppo ignoro l’autore, che ricorda lo stile dell’artista brasiliano Gustavo Sazes, noto per aver realizzato anche artworks per Angra, Almah e miriadi di altre metal bands. Abbiamo dovuto attendere diverso tempo per ascoltare nuovamente i Godyva, ma l’attesa non è stata vana, dato che questo “Alien heart” mette in mostra una band molto cresciuta e maturata, con potenzialità enormi ed un gusto per melodie ed arrangiamenti non comune; qui c’è “molta carne al fuoco” ed abbiamo davanti un disco che potrà andare incontro ai gusti dei gothsters e dei dark più ortodossi, ma anche di chi ama la musica elettronica ed il metal in genere. Date loro un attento ascolto, ne vale la pena sicuramente!!

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