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K.f.r., il progetto francese apre una porta sull'abisso... K.f.r., il progetto francese apre una porta sull'abisso... Hot

K.f.r., il progetto francese apre una porta sull'abisso...

recensioni

gruppo
titolo
Ad Manifestationem Diaboli
etichetta
Purity Through Fire
Anno

Tracklist:

1. Il n'y a pas de Paradis où je traîne, que des baisés qui ont la Haine

2. Darkness and Pain

3. In my Dreams of Morbidity

4. Under the World

5. Through the funeral Maelstrom of Evil (Mütiilation cover)

6. I Hate

7. Here I Crawl

 

8. Ad Noctis Huius Calíginem Destruéndam

opinioni autore

 
K.f.r., il progetto francese apre una porta sull'abisso... 2019-04-14 08:23:07 Rob M
voto 
 
5.0
Opinione inserita da Rob M    14 Aprile, 2019
Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 2019
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"Ad Manifestationem Diaboli" é solo uno dei due lavori di K.f.r. usciti l'anno scorso per Blood Fire Death e solo uno tra i tanti nella discografia dell'artista transalpino. Nella sua discografia, il cui primo album ufficiale risale al 2014, M. Taccardi é riuscito a scoprire il suo lato sperimentale, unendo in un certo qual modo il suono macabro e decomposto delle Legiones Noires, con un'attitudine totalmente differente, ancora piú difficile da catalogare, ma il cui malessere si puó ascoltare ad ogni secondo. L'esperienza é unica, agghiacciante, come colonna sonora di un viaggio all'inferno. Le percussioni primitive ed a tratti tribali (vedi "Under The World", come uno dei brani di riferimento da questo punto di vista), le chitarre arrugginite e stridenti, la voce gracchiante eppur evocativa, i synth intensi e velenosi. Il viaggio si spinge sempre piú a fondo, girone dopo girone, verso il Cocito, verso il diavolo stesso che aspetta a braccia aperte le anime erranti. In un viaggio malato, narcotico quanto quelli descritti e suonati dai Velvet Cacoon, K.f.r. si porta oltre il giá sentito per farsi spazio in un mondo di luci spente ed ombre.
Se in alcuni istanti il classicismo primordiale del black afferra le redini per portare avanti inni ai padri del genere, son i synth in superficie che eccheggiano distanti, come all'interno di un tunnel per dar un senso di spazio, una profondità che la produzione altrimenti piatta non potrebbe contenere. Le grida soffocate, il panning impazzito che porta la rumoristica ad echeggiare da un lato all'altro delle cuffie, come urla tormentate in una cattedrale dissacrata, son solo alcuni degli aspetti che rendono questo progetto ed album unici.
"Through The Funeral Maelstrom Of Evil" é solo uno dei brani brillanti che spiegherebbe a pieno questa sensazione mortificante, di trip andato a male, di viaggio senza ritorno.
Il continuo ripetersi di queste formule dissocianti fa sí che l'intero lavoro riesca a colpire nel segno, creando uno spaccato degno dei migliori Mutiilation e trascinando l'ascoltatore in una realtá di sofferenza e morte.
Nelle sue otto tracce "Ad Manifestationem Diaboli" ripercorre una strada intrapresa da tanti, eppur riuscendo a metter in mostra alcuni degli aspetti principali che proprio in tanti si dimenticano. Quel senso di maledetto, di viscerale, di sofferto, che fa di questo genere estremo il genere da incubo che amiamo.
K.f.r. non é un progetto per tutti, ma questo lavoro potrá mettere d'accordo chi ancora oggi vuole scoprire qualcosa di veramente differente e chi ama il suo black a cavallo tra le atmosfere piú plumbee di Lurker Of Chalice e le sonoritá dannate di progetti come i primissimi Drastus o gli ultimi Black Funeral, la pazzia dei primi Furze.
"Ad Manifestationem Diaboli", un'opera che vi strapperá il cuore e vi porterá alla pazzia, lasciate ogni speranza o voi che ascoltate.

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