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Un classic hard rock ispirato per i nostrani Ruxt! Un classic hard rock ispirato per i nostrani Ruxt! Hot

Un classic hard rock ispirato per i nostrani Ruxt!

recensioni

gruppo
titolo
Back to the origins
etichetta
Diamonds Prod
Anno

Here and now

I will find a way

All you got

River of love

Be what you are

Train of life

Another day with your soul

Come back to life

Remember the promise you made

Tonite we dine in hell

Back to the origins

opinioni autore

 
Un classic hard rock ispirato per i nostrani Ruxt! 2019-02-11 16:09:17 Celestial Dream
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Celestial Dream    11 Febbraio, 2019
Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 2019
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Nati nel 2016, anno di pubblicazione del debutto "Behind the Masquerade", i Ruxt non si sono mai rilassati un attimo visto che già l'anno successivo è stato buono per dare alle stampe il seguito a nome "Running out of time". Ora è giunto il momento del terzo lavoro nella carriera della band con undici nuovi brani che vanno a comporre questo "Back to the origins".

Con una formazione che comprende alcuni nomi noti nella scena come il vocalist Matt Bernardi (ex-Purplesnake) ed il bassista Steve Vawamas (Athlantis, Mastercastle, Odyssea, Bellathrix), è dall'unione dell'hard rock più classico con qualche influenza metal e stoner che si ottiene il sound targato Ruxt. Un sound ruvido e graffiante, ma anche fortemente catchy e melodico che va a braccetto con la voce di Matt, bravo interprete che ricorda fortemente il grande Jorn in qualche passaggio (ascoltare “Come back to life” per credere). Echi di Whitesnake, Gotthard e Dio vengono fuori fin dalle prime note, ma il sound dei Ruxt è abbastanza personale, per quanto sia possibile in questo genere. Il mid tempo dal forte impatto melodico “Train of life”, la più spedita “All you got”, la ballatona “Another day with your soul”, la ruvida “Here and now” sono tutti brani che mostrano le diverse facce del sound targato Ruxt, capaci di trovare il giusto equilibrio tra potenza e melodia.

Fa sempre piacere incontrare dischi interessanti uscire dalla scena italiana e questo "Back to the origins" sembra avere tutte le carte in regola per soddisfare il palato di ogni rocker che si rispetti. Niente male Ruxt!

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