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Hitwood: a distanza di un anno il progetto italiano torna a bomba Hitwood: a distanza di un anno il progetto italiano torna a bomba Hot

Hitwood: a distanza di un anno il progetto italiano torna a bomba

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gruppo
titolo
Marea
etichetta
Autoproduzione
Anno

Tracklist:

  • 1.Intro: Last day of Gaia
  • 2.Apocalyptic Omen
  • 3.Polished Sense of Nothingness 
  • 4.Our Streets
  • 5.This Picture (placebo cover)
  • 6.Venus of My Dreams II - Her Passage
  • 7.Where Unreality Becomes True
  • 8.The Scene you Could See
  • 9.I'll wait for you, Near the Lighthouse
  • 10.Harakiri (serj tankian cover)

Tracks 3,5,6,8,10 feat. Carlos Timaure
Track 2 feat. Laurhell
Track 4 feat. Gary Glays
Track 7 feat. Rikk Wolf
Lyrics, Songwriting, All Instruments and Mixing by Antonio Boccellari

Line-up:

  • Antonio (Founder of the project - All Instruments, Songwriting, Engineering - ITALY)
  • Rikk Wolf (Guest Vocals - KANSAS USA)
  • Gary Glays (Guest Vocals - CANADA USA)
  • Laurhell (Guest Vocals - FRANCE)
  • Eveline Schmidiger (Guest Vocals - SWITZERLAND)
  • Carlos Timaure (Guest Vocals - VENEZUELA)

opinioni autore

 
Hitwood: a distanza di un anno il progetto italiano torna a bomba 2018-09-15 16:37:53 Luigi Macera Mascitelli
voto 
 
5.0
Opinione inserita da Luigi Macera Mascitelli    15 Settembre, 2018
Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 2018
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ragazzi, non potete capire quanto sia felice ed orgoglioso di poter mettere di nuovo mano sul progetto Hitwood, one-man-band partorita nel 2007 dalla geniale mente del buon Antonio Boccellari. Conobbi questa realtà l'anno scorso grazie ai due strepitosi lavori "As A Season Bloom" (2017) e "Detriti" (2017), di cui, tra l'altro, vi invito a leggere il miei commenti su questo portale, e me ne innamorai in un secondo. Il primo dalle sonorità shoegaze in stile Alcest, il secondo più tendente al melodic death scandinavo ma ancora influenzato dalla band francese. Adesso, con il nuovissimo "Marea", siamo approdati definitivamente nel melodic death. E che melodic death signori!

Partiamo subito dalla cosa che più di tutte mi piace di questo progetto: l'aver coinvolto, alla voce, ospiti da tutto il mondo (Francia, Venezuela, Svizzera, USA e Canada). Fattore, questo, che è il vero punto di forza di "Marea": ogni brano è di un'unicità a dir poco disarmante e ciascuno può mettere del suo. È meraviglioso questo spirito di squadra, a testimonianza del fatto che il mondo del metal unisce tutti e non conosce confini, colore della pelle o religione. Già solo per questo il disco merita il voto più alto.
Da un punto prettamente stilistico, grandissimo è il senso di crescita e di maturità che si avverte rispetto ai lavori precedenti. Una parabola ascendente che tocca il suo picco in brani come "Apocalyptic Omen",glaciale e pungente in cui assai forte è l'influenza degli Insomnium, "Our Streets", traccia epica che affonda le sue radici nello stile degli Amon Amarth con i suoi riff potenti, martellanti e taglienti, oppure la mia preferita, "Where Unreality Becomes True", nella quale l'intreccio tra scream e voce pulita mi ha fatto venire la pelle d'oca, per non parlare delle chitarre alla Dark Tranquillity... avrò ascoltato questo brano una ventina di volte in un giorno ed erano brividi ad ogni "replay". Per tutta la durata dell'album si avverte quel non so che di evanescente ed ipnotico che riesce a trasportarti su altre dimensioni. In un attimo non ci si rende conto che il disco è finito e vien subito voglia di premere di nuovo il tasto "Play".
C'è poco da fare, quando la musica ti arriva direttamente al cuore tutto il resto sono solo chiacchiere. Se poi a ciò aggiungiamo una produzione magistrale ( e si tratta di un lavoro autoprodotto, non so se mi spiego), un bellissimo artwork, un cantato spettacolare e,soprattutto, la capacità di far venire la pelle d'oca, ecco che la medaglia d'oro è di diritto vinta.

Signori, veniamo a noi: acquistare la vostra copia di "Marea" e supportare questo spettacolare progetto tutto italiano deve essere un imperativo morale. Realtà come queste meritano una voce più grande che possa andare oltre il mondo underground e ciò è possibile solo grazie a voi: uscite dai canoni, ampliate la mente e date il vostro contributo! E ora mi rivolgo direttamente a te Antonio: complimenti, hai saputo creare un qualcosa di nuovo, fresco ed interessante; un lavoro che dovrebbero invidiarci in tutta Europa. Grazie!

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