1. Falling Down
2. No Regrets
3. Eclipse
4. Wounds
5. Alice
6. Lost In The Daylight
7. Fly
8. Goodnight
BLACKDAHLIA: UN PO' DI COSE DA MIGLIORARE Hot
recensioni
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Ultimo aggiornamento: 05 Gennaio, 2015
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I Blackdahlia sono un gruppo gothic metal italiano, di Foggia per la precisione, alle prese con il loro primo full lenght che è per l'appunto "Fragments".
Il brano di apertura "Falling Down" non è male, però alla lunga risulta un po' piatto e sono molto ovvie le somiglianze con altre bands del genere. La successiva "No Regrets" sembra un po' più personale e, rispetto alla prima è sicuramente già più apprezzabile.
Alla terza canzone, "Eclipse", il tutto inizia a diventare un po' pesante. E' un altro lentone e ci si rende conto che fino ad adesso la struttura dei brani è sempre la stessa e, anche gli effetti, sono sempre quelli ripetuti in egual modo e misura.
Con "Wounds" si riprende la ritmica di "Falling Down", quindi niente colpi di scena e niente che non si sia già sentito.
"Alice" e "Lost In The Daylight" sono altri due lenti rimasticati da quelli precedenti, la successiva "Fly", invece, si differenzia leggermente da quello ascoltato finora anche se, a suo sfavore, ha la parte elettronica un po' troppo presente, ma questo è un parere del tutto personale.
"Goodnight" è nel vero senso della parola una buonanotte; anche se di norma apprezzo i brani fatti solo col pianoforte, ormai chiudere i dischi in questo modo è diventato quasi un obbligo e la cosa non gioca a favore, soprattutto nel caso in cui il brano non sia una cosa veramente spettacolare da pelle d'oca e questo non lo è. Ciò però non vuol dire che questo non sia comunque un pezzo decente.
Alla fine di tutto è un album registrato abbastanza bene, con gli strumenti che non impastano e la voce chiara al punto giusto. Unico appunto, anche questo puramente personale, che forse in alcuni brani la voce andrebbe effettata un po' di più con qualche reverbero e delay, ma sono scelte a discrezione della band e non è certo una critica, ma solo un'opinione.
La critica che, invece, mi sento di muovere su questo lavoro è il "piattume" (concedetemi la licenza poetica); sicuramente con brani più diversificati il risultato sarebbe stato migliore e meno monotono ma, comunque, rispetto ad altre bands al loro debut album, hanno comunque portato un disco di qualità discreta.